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Criticò zeb perché era contro l'omosessualità di un ragazzo napoletano oltretutto. Scherzi di coppia, diva del tubo, il fare il capobranco con Mr Hyde... Anch'io sono convinto che il suo crollo iniziò molto prima

Mi si è scaricato il telefono quando avevo quasi finito di scrivere e devo riscrivere penso un migliaio o quasi di parole di nuovo... 2) Il secondo problema è di tipo epistemologico: prima ho scritto di definizioni più o meno certe, e voglio sottolineare che nessuna definizione è certa la 100%. Certo, possiamo facilmente fare una distinzione tra la definzione che ho dato io prima, che riprende la risposta che danno molti alla domanda in questione (what is a woman?) e, che so, la definizione di "sedia", ma è bene tenere a mente che anche per quest'ultimo termine non c'è una certezza assoluta, e stiamo parlando di un oggetto creato dall'uomo, un concetto che abbiamo inventato noi. Prendiamo, appunto, la definizione di sedia, presa dalla Treccani: "mobile su cui può sedersi una sola persona, costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato su quattro gambe, e da una spalliera; forma e materiali variano secondo le epoche e gli stili". Sono sicuro che molti di voi non ci troveranno niente di male in questa definizione, come succede per tutte le definizioni che vengono date, queste andranno sempre bene per la stragrande maggioranza dei casi; ma se io vi ricordassi dell'esistenza delle "sedie da bar"? Quelle che comunemente vengono chiamate "sedie" appunto, ma non hanno lo schienale? Certo, sicuramente molte persone le chiamano "sgabelli", ma il fatto che io abbia trovato diverse persone riferirsi a loro con il termine "sedia" vuol dire che la definizione della Treccani non è proprio corretta... Un'altra definizione è quella dell'Oxford languages, la prima che mi è apparsa su Google: "Mobile destinato a offrire appoggio alla persona seduta, essenzialmente costituito di un piano sostenuto da piedi o gambe in numero variabile ed eventualmente da parti per l'appoggio delle braccia ( braccioli ) o del dorso ( spalliera )". Questa definizione prende in considerazione le sedie senza schienale e sottolinea una cosa nuova, ovvero la finalità del mobile in questione, ma l'uso di quel "eventualmente" ci fa capire che è una definizione meno "definita". Ho fatto notare come per qualsiasi parola, anche quella che a noi appare come semplice, ci siano molteplici modi diversi di definirla, questa molteplicità è SEMPRE data da una soggettività: ci sono dizionari o filosofi che preferiscono dare definizioni sulla base di cosa pensa la maggioranza, altri che trattano della finalità dell'oggetto o del concetto di cui si vuole trattare, altri gli effetti dello stesso, altri cercano risposte solo dagli esperti in materia (quindi chiedere cos'è una sedia solo a chi fa sedie) etc... La definizione "certa" non esiste, altrimenti non esisterebbero così tanti dizionari diversi. Però magari è il concetto di sedia ad essere ancora "poco certo", proviamo quindi a prendere qualcosa su cui pensiamo di essere più certi, come l'operazione matematica "1+2=3" o la tautologia "A=A". È un ragionamento lungo quindi lo scomporrò in diversi paragrafi: Prima premessa: È possible sostenere che, come è capitato su questo pianeta ad un certo punto si sia sviluppata o si svilupperà vita su altri pianeti. Parlo di alieni non solo perché mi diverte parlare di cose che non sembrano c'entrare niente con l'argomento principale ma anche per sottolineare come stiamo ipotizzando una condizione completamente diversa da quella in cui ci siamo evoluti noi. Se ritenete che sia quantomeno possibile vita extraterrestre procedete col ragionamento Seconda premessa: La teoria dell'evoluzione di Darwin sostiene che le specie si siano evolute attraverso un processo di selezione naturale, ciò ha fatto si che certe specie si sono adattate col tempo a vivere nell'ambiente in cui vivevano passando certi tratti alla prole nel corso di più generazioni. Vien da sé che ambienti e condizioni diversi potrebbero, anche se non è detto, dare moto a processi evolutivi diversi (ovviamente non è detto che sia vero anche il contrario). Conclusione: È quindi ovvio dove voglio arrivare: questa forma di vita possiamo presumere sia differente da noi, in quanto si è evoluta in condizioni completamente diverse dalle nostre; per quanto ne sappiamo potrebbe non essere neanche principalmente composta da carbonio, per quanto ciò potrebbe essere improbabile dato che questo è un elemento che facilmente siaaggrega agli altri ed è allo stesso tempo dappertutto in grandi quantità nell'universo. Ciò che mi interessa però è la possibilità che, qualora loro abbiano una capacità di pensiero, potrebbe non essere affatto simile alla nostra. Chi ci dice che la logica umana sia universale? Chi ci dice che noi non abbiamo sviluppato un certo modo di ragionare proprio in virtù dell'ambiente in cui ci siamo sviluppati, e se non ci fossimo dovuti adattare a certe condizioni noi ci saremmo evoluti diversamente anche per quanto riguarda la logica? Gli alieni che abbiamo ipotizzato potrebbero avere una logica differente dalla nostra e sostenere, appreso il nostro concetto di numero, che 1+2 non può fare 3; o che la legge dell'identità non abbia senso per loro. Potrebbe darsi anche che ci sia una vera logica universale, ma che non possiamo comprenderela perché la nostra percezione dell'universo è confusa o magari completamente errata. Sia chiaro, sottolineo per tutti coloro che non sono abituati a ragionamenti fatti per bene, che il mio NON È un buon ragionamento; con "buon ragionamento" intendo un ragionamento con basi solide, il mio prende in ipotesi l'esistenza degli alieni che certo non posso provare, e la conclusione che traggo dalle premesse è parecchio traballante e non ho giustificato tutto. Ma il mio intento non era di convincervi della conclusione, quanto quello di farvi rendere conto di quanto sia facile essere scettici su qualsiasi argomento: se è possibile mettere in dubbio la logica umana sarà certo molto più semplice mettere in dubbio tutto il resto che si basa su di essa. Con questa introduzione non voglio certo affermare che non dovremmo chiedere le definizioni di un termine che non capiamo, voglio però soffermarmi su quanta attenzione si dà a questa domanda (what is a woman?) nel momento in cui, come ho già scritto, tutte le definizioni sono incerte, specialmente se riguardano questioni culturali come il concetto che si vuole andare a definire. Secondo me la stragande maggioranza della gente che si sofferma su questa domanda, che a volte mi è stata posta completamente a caso quando da certi commenti hanno capito che sono di sinistra, lo fa perché pensa effettivamente che parlare di definizioni sia qualcosa di intelligente, e in confronto con gente che percepisce come stupida o è far percepire come stupida in un video su youtube è ovvio che se ne esca vincenti. Voglio quindi sottolineare un punto importante: le definizioni sono importanti perché essere d'accordo sulla definizione di un concetto è una condizione necessaria per avere un buon dialogo. TUTTAVIA QUESTA È UNA CONDIZIONE NECESSARIA, NON SUFFICIENTE per averlo, la stragrande maggioranza dell'umanità è composta da cretini sotto costante effetto Dunning-Kruger, mettici anche i social media che portano tutti a vivere in una bolla e certi youtuber come Tweener a fare cherry picking dei peggiori casi umani ed è facile fare finta di essere le uniche persone ragionevoli di una società percepita come corrotta. Un dialogo costruttivo parte sì dal chiedere le definizioni, ma questo non deve essere il fine del dialogo se lo si vuole veramente costruttivo perché come ho già scritto non è quello il punto delle definizioni; ciò che vedo è invece per la maggior parte persone che non dialogano ma usano questo stratagemma per farsi vedere come migliori dell'altro. Dopotutto, come ho già dimostrato col ragionamento di prima, tutto è dubbio ed è molto facile in un mondo dove c'è la percezione che esistano le certezze riuscire amettere in ridicolo chi non le dà, basta far notare, come in questo caso, che "le femministe non riescono a dare neanche la definizione a qualcosa che dovrebbe essere il punto centrale del loro movimento".

1)la distinzione genere-sesso é opinabile dato che gli studi su cui si fonda sono opinabili. Non hanno metanalisi e vengono per lo più da John Money (persona non molto brava) 2)non puoi basare una definizione su un elemento auto percepito non verificabile. Oltre al fatto che una definizione DEVE essere semplice 3) gli esempi che hai portato sono due modi differenti per spiegare la stessa cosa, in questo caso la sedia. Questa anche se la si descrive con parole diverse avrà sempre quelle caratteristiche che la renderanno tale Per la definizione di donna é diverso, i movimenti attivisti vogliono racchiudere nel significato di donna qualcosa che non ne presenta le caratteristiche 4)quale sarebbe la domanda "giusta" da fare?

​@@mrmouse8433 1) Puoi sostenere che gli studi sul genere siano opinabili, non che lo è la distinzione genere-sesso. Ad esempio prendiamo due affermazioni: - Gli uomini non possono partorire. - Gli uomini non possono truccarsi. Entrambe presentano le stesse parole, tranne l'ultima, tuttavia è facile intuire che siano in realtà due affermazioni completamente diverse: il contrario della prima è impossibile, quello della seconda invece è possibilissimo. Insomma, se vivessi in uno Stato simile alla Corea del Nord con marcati ruoli di genere e se ivi la seconda affermazione fosse legge io potrei comunque rivoltarmi al sistema e truccarmi; al contrario, per quanto mi possa impegnare non riuscirò mai a partorire un bimbo. Non serve dilungarci poi tanto oltre, nel momento in cui riesco a trovare una discriminante tra le due affermazioni, e queste fanno riferimento a due concetti diversi, allora è giusto che abbiano due nomi diversi, specialmente, come mi pare di avere scritto, se vogliamo fare ricerca solo sui ruoli di genere senza lasciare spazio a confusioni che potrebbero derivare dal non farlo. Potresti pensare, e non sarebbe una critica stupida, che in realtà è il termine "possono" a cambiare di significato, e più che affermare cose del tipo "qui gli uomini non possono truccarsi!" sarebbe più corretto usare il termine "devono". Tuttavia questo tipo di affermazioni è ben diffuso e non credo potremmo parlare di errore, d'altronde quando parliamo di leggi tendiamo a dire che possiamo o non possiamo fare questa o quell'altra cosa, il verbo "dovere" è poco utilizzato. Inoltre c'è il fatto che solamente le ultime parole sono cambiate, è vero che è il termine "possono" a cambiare di significato, ma ciò succede per il contesto che ora è cambiato: chiunque non sia un completo deficiente sa benissimo che gli uomini non sono effettivamente impossibiltati fisicamente a truccarsi, quindi è normale cambiare la connotazione di "possono". Il contesto che cambia è proprio il passaggio da qualcosa che ha a che fare con la biologia a qualcosa che ha a che fare con le tematiche sociali. Ergo stiamo parlando di due modi di vedere le possibilità dell'uomo in questione e quindi di due concetti separati, che è bene vengano distinti con due nomi diversi. 2) "Non puoi basare una definizione su un elemento auto percepito non verificabile. Oltre al fatto che una definizione DEVE essere semplice" È pieno il mondo di definizioni di felicità e simili, quindi la tua affermazione iniziale è fattualmente errata, a meno che tu non intenda "puoi" come "non dovresti". Supporrò che tu lo intenda in questo modo, e allo stesso tempo risponderò alla seconda parte del tuo punto; premetto però che non hai citato la parte del mio commento con cui non eri d'accordo e sapere semplicemente che ti riferisci al mio punto 2 è sapere poco, quindi tieni presente che ti rispondo senza sapere esattamente a che ti riferisci: Come ho scritto nel mio commento iniziale ci sono tanti modi diversi di definire i concetti, tuttavia non vengono ideati tutti nello stesso momento, definire un oggetto usando il suo fine è per esempio qualcosa che dovrebbe essere abbastanza recente, trovare invece qualche insieme di caratteristiche che specifichi inequivocabilmente il termine di cui stiamo parlando è invece un modo molto antico di dare definizioni, riferirsi a cosa pensa la maggioranza ancora di più probabilmente. Ovviamente in ogni epoca c'è qualcuno che si rende conto del problema di cui ho parlato io, e si è sempre cercato di porvi rimedio con nuovi metodi, tutti senza successo. Ciò a cui voglio arrivare è questo: se nel corso della storia umana abbiamo cambiato così tante volte il nostro modo di dare definizioni, perché io dovrei limitarmi a dare definizioni seguendo un certo metodo? Una definizione serve a delimitare un concetto che vogliamo trasmettere senza che si creino confusioni, renderla semplice, specie se parliamo di tematiche complesse come questa, mi pare problematico. Per esempio "la felicità è qualcosa di positivo" è certo qualcosa su cui possiamo mettere d'accordo tutti, ed è anche molto semplice (poi forse mette d'accordo tutti proprio in virtù della sua semplicità), ma io non la considererei neanche una definizione, dato che non sta definendo praticamente nulla. 3) "Gli esempi che hai portato sono due modi differenti per spiegare la stessa cosa, in questo caso la sedia. Questa anche se la si descrive con parole diverse avrà sempre quelle caratteristiche che la renderanno tale Per la definizione di donna é diverso, i movimenti attivisti vogliono racchiudere nel significato di donna qualcosa che non ne presenta le caratteristiche" È vero, spiegano la stessa cosa, mi pareva di aver specificato nel mio commento che il secondo esempio è semplicemente la versione estrema del primo, ma forse mi sbaglio, non ho attualmente la possibilità di vedere il mio commento. Il motivo di aver fatto due esempi è che ho dovuto scrivere il commento due volte perché mi si era scaricato il teleefono quando avevo quasi finito, mentre lo riscrivevo mi è venuto in mente un esempio migliore ma volevo comunque riscrivere anche quello originale. Per quanto riguarda la seconda parte, appurato che sesso e genere sono differenti, come dimostrato all'inizio, ti chiedo quali siano le caratteristiche di cui parli dato che non so a cosa ti riferisci 4) "Quale sarebbe la domanda "giusta" da fare?" Intendi al posto di "cos'è una donna"? Tutte le domande sono giuste, non voglio censurare nessuno io (a differenza di Sbortus che ha cancellato un altro mio commento sotto questo video). Ciò che critico a questa domanda è chi la pone e ilccontesto in cui viene posta. Se sei una persona lontano da certe tematiche è ovvio che ti semreranno assurde alcune affermazioni, il dialogo è sempre qualcosa di positivo, e come ho scritto nel mio precedente commento il dialogo necessita di un accordo tra le due parti nel definire la stessa terminologia. Nel momento in cui si vuole parlare con, per esempio, una persona transgender è normalissimo fare una domanda simile, dato che senza aver fatto la distinzione sesso/genere è facile risulti effettivamente una pazzia buona parte del movimento femminista. Io ho scritto questo all'inizio del mio primo commento: "La domanda è mal posta o, per essere più specifici, la percezione della domanda (e quindi della susseguente risposta) da parte di chi spesso è lontano da certe tematiche femministe è sbagliata." Ciò che intendevo con "la domanda è malposta è che gli intenti di chi pone questa domanda non sono mai quelli di intavolare un dialogo costruttivo, e anzi si fa di tutto per far vedere questo movimento come un covo di matti e ciò influisce parecchio sulla percezione di chi guarda ha di certe idee. Tutto il mio commento era una grossa sottolineatura a come sia sbagliato vedere il porgere questa domanda come qualcosa di meritevole di elogio o percepire chi risponde con una definizione di donna come quella che ho dato io come qualcosa di stupido.

@@Samuele.P 1)riassumi il fulcro del discorso in massimo 3 righe 2)no, la definizione di felicità è una sola ed é quella sul vocabolario, ovvero uno stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato. Questa definizione può essere confermata e percepita da tutti. Ciò di cui stai parlando te é la ricerca della felicità, ed è un'altra cosa. Poi il "dare diversi criteri a seconda delle epoche" non ha senso, perché qui si parla di epistemologia. Alcune definizioni, si sono cambiate, ma con cognizione di causa e rifacendosi alla realtà, non a roba inventata sul momento. Ma comunque ciò che sono cambiate sono per lo più concezioni astratte, non fisiche. 3)parlo delle caratteristiche fisiche e non che caratterizzano l'individuo adulto femminile della specie umana 4)non ti ho accusato di voler censurare. Tu nel commento precedente hai detto che la domanda è malposta e ha diversi problemi, quindi quale sarebbe il modo giusto di porla? Il problema del definire una donna come "una persona che si identifica come tale" é va a creare una definizione circolare del termine.

Boh

​@@sbortushehehehe 😏👀

Destra

@@sbortus Grazie

Io non seguo Simone ma da quel so lui è stato opposto al politically correct più o meno sempre, quindi non è una cosa nata dalla sua ritrovata fede. Purtroppo c'è poco da farsi domande, il progressivismo woke è la nuova religione dell'occidente, i social sono pieni di censura e tutti bisogna aderire al nuovo credo (che tra l'altro si aggiorna un anno sì e uno no) e c'è chi in questo nuovo fanatismo non ci si ritrova e preferisce tornare alle religioni tradizionali, ma ciò non cambierà la direzione che l'occidente ha preso

Sono intollerante verso tutte le religioni, se credi ad omini magici e soprattutto se pretendi di prendere decisioni politiche sulla base di una presunta Verità allora non ti giudicherò certo positivamente; in Italia ci sono molti più cristiani che musulmani, è ovvio che sentirai più critiche verso i cristiani che verso gli altri. La “religione del wokismo” non esiste, esci dalla bolla in cui ti trovi.

@@Uryus penso che più per la religione in sè le persone si siano (giustamente) accanite con la sua mancanza totale di coerenza e l’idea vaga e idiosincratica che ha del concetto di religione.

Come se il cristianesimo non fosse pericoloso 😂

Aggiungo anche altro: la sua non è andare contro il politicamente corretto ma molto semplicemente è un dire cazzate. Perché si, nel momento in cui si usa la biologia (in modo sbagliato, perché la biologia non esclude il cambio di sesso, anzi) e si fa passare l'anima come concetto scientifico, quando lui stesso alla biologia la defini "pseudo scienza", è un dire cazzate, nulla più e nulla meno. Questo cambiamento deriva dal cristianesimo, piaccia o meno. Ergo, almeno in questo caso si, il cristianesimo fa dire cazzate quindi è un problema. Essendo che si parla nello specifico di Simone, non vedo perché si dovrebbe parlare di altri religioni, come se poi l' Islam non fosse mai stato criticato, specie in Italia (comunque stato laico). Stacce